Si parla di allergia da contatto al nichel in presenza di sintomi cutanei che si manifestano a seguito del contatto tra il metallo e la pelle del soggetto sensibile; esiste poi una seconda forma di reazione verso questo metallo, dovuta al suo consumo alimentare, responsabile di sintomi gastrointestinali.
La parola nichel deriva dalla parola svedese Nickel, diminutivo di Nicolaus, con significato di persona da poco, folletto, e dal derivato tedesco Kupfernickel, rame del diavolo, nome utilizzato dai minatori quando il metallo non aveva ancora impieghi significativi. L’allergia al nichel è una tra le cause più comuni di dermatite alle mani, con importanti conseguenze a livello sociale e professionale.
Il nichel
Il nichel è un metallo duro e malleabile che, anche per queste sue caratteristiche, viene usato nella composizione di numerose leghe metalliche, come l’acciaio inossidabile.
Dove si trova?
Il nichel è purtroppo presente in numerosi oggetti di uso comune, come ad esempio: monete, forbici, chiavi, posate, attrezzi e molti altri oggetti metallici mentre in altre categorie di oggetti (bottoni, gioielli, orologi, …) la presenza deve essere limitata per legge sotto una soglia piuttosto restrittiva. È infine presente in numerosi alimenti e bevande, nonché nelle padelle e in altri utensili da cucina.
Sintomi
I sintomi tipici dell’allergia al nichel compaiono in genere da 24 a 72 ore dopo il contatto e comprendono solitamente:
● dermatite (eczema) nel punto di contatto, che si manifesta in forma di puntini o vescicole,
● prurito, talvolta molto severo,
● rossore,
● bruciore o dolore,
● gonfiore.
L’assunzione alimentare di grandi quantità di nichel da parte di soggetti fortemente allergici può essere causa di peggioramento della dermatite o, nei casi peggiori, della comparsa di orticaria. In una piccola percentuale di pazienti allergici si riscontrano anche disturbi sistemici, per esempio gastrointestinali, nel qual caso si parla di allergia sistemica al nichel; in questo caso si possono riscontrare anche ulteriori sintomi come:
● orticaria generalizzata,
● eczema generalizzato,
● disturbi gastrointestinali: diarrea, stitichezza, gonfiore, crampi, vomito, bruciori di stomaco
● disturbi respiratori: rinite, asma (in genere a seguito di esposizione professionale),
● mal di testa,
● febbre,
● stanchezza.
I contatti di breve durata con oggetti contenenti nichel non causano reazioni cutanee significative, eccetto che nei soggetti particolarmente sensibili. Raramente si verificano sovra-infezioni batteriche delle lesioni causate dalla dermatite, in caso di comparsa di vescicole è quindi importante prestare grande attenzione all’igiene (soprattutto quando ad essere colpite sono le mani) e disinfettare adeguatamente nel caso di apertura di ulcerazioni e ferite. Da notare che alcune condizioni favoriscono la comparsa dei sintomi: l’esempio più comune è l’orologio che, se normalmente non causa alcun fastidio, a seguito di un’importante sudorazione può diventare causa di allergia; allo stesso modo la presenza di abrasioni e tagli, che può favorire la penetrazione del metallo.
Alimenti contenenti nichel
Prima di escludere uno o più alimenti dalla propria dieta si raccomanda di valutare la scelta con il proprio medico, in quanto nella maggior parte dei casi l’apporto alimentare del nichel è ininfluente o quasi sull’entità dei sintomi. Esistono numerosi elenchi di alimenti e cibi con il rispettivo contenuto in nichel, ma è esperienza comune che purtroppo siano spesso in contraddizione tra loro a causa di variazioni dovute a cambiamenti stagionali, metodi di coltivazione, preparazione e conservazione. Tra gli alimenti più comunemente considerati a rischio ricordiamo:
● arachidi,
● alcuni legumi (fagioli, lenticchie, piselli, soia),
● avena,
● cacao (e cioccolato),
● noci,
● nocciole,
● frumento intero.
Cura e rimedi
Purtroppo non esiste cura per guarire da un’allergia, ivi compresa quella al nichel (fanno eccezione alcuni casi trattabili con l’immunoterapia). Indispensabile è ovviamente ridurre il più possibile il contatto con la sostanza, ma in caso di comparsa di allergia è possibile ricorrere a creme cortisoniche per ridurre i sintomi e favorire la guarigione. Nei casi più gravi è possibile ricorrere a farmaci per uso orale, per esempio:
● Creme a base di corticosteroidi (applicazione topica), ad elevata azione antinfiammatoria: Clobetasol, Betamesone
● Somministrazione orale di corticosteroidi (per le reazioni allergiche gravi) ○ Prednisone ● Assunzione di antistaminici per via orale: Fexofenadina, Cetirizina, Desloratadina, Idrossizina
L’eliminazione dalla dieta di alimenti contenenti nichel deve essere attuata solo dietro espressa prescrizione medico-specialistica con l’obiettivo di verificare l’effettivo peggioramento dei sintomi (per esempio attraverso un test di provocazione orale, preceduto da una dieta di eliminazione), mentre l’autogestione potrebbe portare a pericolose carenze dietetiche.
Allergia al nichel: preparati galenici
In laboratorio galenico, si possono realizzare preparati magistrali sulla base di prescrizioni mediche, indicati per pazienti sensibili al nichel, per impedire reazioni allergiche. Tra i vari eccipienti, vietati ai pazienti con allergia al nichel, sono specificati:
● Difosfato sodico;
● Addensanti;
● Coloranti;
● Dolcificanti industriali;
● Pappa reale;
● Sciroppo di fruttosio;
● Lievito chimico;
● Grassi idrogenati e grassi vegetali.
Il parere del farmacista può fornire utili informazioni sui medicinali e sui prodotti idonei per i pazienti con questa tipologia di allergia.
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